... per non scadere nella mediocrità.

10 luglio 2007

Effetto serra/1

Come avviene per tanti altri argomenti, molti ne parlano ma pochi sanno quello che dicono. L’effetto serra è un fenomeno positivo. Senza effetto serra la temperatura media sulla Terra sarebbe di -15°C. Per capire tutto è sempre meglio partire da Adamo ed Eva. Ogni corpo caldo emette calore sotto forma di radiazioni che sono onde elettromagnetiche; più un corpo è caldo più emette radiazioni su lunghezze d’onda basse e frequenze alte. La radiazione è un pacchetto di energia detto fotone. Il pacchetto è tanto più pieno di energia quanto più la frequenza è alta. Il pattume è tanto più pieno di foglie quanto più le abbiamo spinte giù con il piede. Planck se ne accorse. Una persona emette onde elettromagnetiche su frequenze così basse da scaldare molto poco. Il Sole con i suoi 6000°C superficiali emette onde che scaldano di più. L’onda elettromagnetica (raggio) emessa dal Sole arriva sulla Terra e la colpisce. In parte scalda ciò che trova, in parte rimbalza e se ne va, verso lo Spazio. Il tetto di casa, scaldandosi emette a sua volta delle onde, che vengono in parte assorbite dai gas dell’atmosfera. Le onde non fuggono nello Spazio, non tutte: alcune urtano l’atmosfera e la scaldano. Questo avviene perché ci sono i gas serra. Ne riparleremo. Domanda furbetta: se l’atmosfera trattiene questa radiazione perché non scherma la radiazione che arriva dal Sole? Beh, perché le radiazioni che arrivano dal Sole hanno lunghezza d’onda diverse e l’aria è trasparente rispetto a loro. L’atmosfera è “programmata” per trattenere solo le altre onde, quelle che arrivano dalla Terra, dal basso. Il telo di nylon si comporta con l’insalata come l’atmosfera con noi: lascia passare la luce del Sole, ma intrappola il calore, e cioè le radiazioni che emettono il suolo e l’insalata stessa. I gas serra sono i gas presenti nell’atmosfera, quelli che impediscono la fuga di radiazioni e quindi di calore. Il vapore acqueo, gli ossidi di azoto e l’anidride carbonica. Più gas serra significa più onde che non se ne vanno e più calore che resta con noi. Fine della parte scientifica.

Senza gas serra la temperature sulla Terra impedirebbe questo particolare tipo di realtà biologica, così come si è sviluppato e come lo viviamo. L’anidride carbonica, negli ultimi 250 anni, è passata da 250 ppm a circa 380 ppm. Ppm significa parti per milione: ogni milione di molecole d’aria, 380 sono molecole di anidride carbonica. L’incremento più significativo si è registrato negli ultimi 50 anni. L’effetto serra ha prodotto una crescita della temperatura media globale di 0,6 °C soltanto nel ventesimo secolo. Undici degli ultimi dodici anni sono stati i più caldi da quando si effettuano registrazioni. E’ previsto un aumento della temperatura media globale da 1,4 a 5,8 °C nel periodo 1990-2100. L’aumento di temperatura porta con sé uragani, siccità, fenomeni metereologici catastrofici e imprevedibili, aumento del livello del mare dovuto allo scioglimento dei ghiacciai, desertificazione. Minore disponibilità idriche e alimentari, più facile trasmissione di malattie infettive. Morte. Per stabilizzare le concentrazioni atmosferiche sui valori odierni bisognerebbe ridurre le emissioni a meno del 60% di quelle attuali. L’anidride carbonica immessa nell’atmosfera vi rimane per un periodo compreso tra i 50 e i 200 anni: si prevede che anche se si adottassero comportamenti virtuosi, i primi effetti si avrebbero dopo trent’anni. Mi sono letto qualche dato sul protocollo di Kyoto. A questo proposito vorrei supportarmi con la citazione erudita del noto filosofo 900esco P. Cevoli: “inutile come un culo senza il buco”. Non serve a niente. Vediamo cos’è. “E’ un accordo internazionale, sottoscritto nel 1997 da 84 Paesi, che indica gli obiettivi per la riduzione dei gas serra”.”Viene fissata per i Paesi industrializzati una diminuzione del 5% in media (6,5 per l’Italia) entro il 2012, rispetto ai loro livelli di emissione del 1990”. Il mondo immette 6000 Mt (mega-tonnellate) di CO2 l’anno, di cui 3000 dai Paesi industrializzati, 3000 da quelli in via di sviluppo; per cui con il protocollo di Kyoto dovrebbe immetterne 5850 anziché 6000, su un totale di 3 milioni di Mt. Il comportamento dei Paesi che vi hanno aderito appare poco controllabile alla luce del fatto che l’accordo riguarda l’immissione nell’aria di un normale gas, che oltre ad essere inodore e incolore, non ha etichetta e non si ferma alla dogana.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

30 e lode per la parte scientifica.

10 luglio, 2007 17:06

 
Anonymous Anonimo said...

Per parlare di quello che sara', soprattutto da parte di chi ha cultura scientifica, bisogna distinguersi dal catastrofismo qualunquista con cui parlano nei tg nazionali. Perche'si formi una mentalita', la gente va informata e non spaventata. Sono anche deprecabili gli atteggiamenti di certe personalita'scientifiche che parlano del futuro dell' umanita' con inaccettabile sarcasmo.

10 luglio, 2007 17:15

 
Anonymous Anonimo said...

mi associo al 30 e lode per la spiegazione..glo

10 luglio, 2007 18:30

 

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