... per non scadere nella mediocrità.

17 maggio 2008

Il Porco d’Oro sbarca a Rovereto !!!

Rullo compressore Bortoli, Fiscaletti solo secondo, terzo posto per la matricola Enrico Selmi

Soliera (Modena) – La storica e super ambita gara del Porco d’Oro, giunta ormai alla terza edizione, proclama vincitore il salame di Luca Bortoli, concorrente ormai conosciuto in tutta la Bassa come uno dei più raffinati fornitori di salame D.O.C.

Un sogno lungo e durato ormai 3 anni, quello del concorrente roveretano, che finalmente porta a casa il trofeo sacro mettendo a tacere in modo netto una platea di semiseri giudici che negli anni passati si sono fatti conoscere per strane discriminazioni (vedi il salame al “finocchio”) e verdetti un po’ troppo frettolosi.

Questa volta invece il risultato è stato così chiaro e insindacabile prima e dopo la gara che Luca può dormire sogni tranquilli, con un porco d’oro che gli farà compagnia a letto almeno per un anno intero.


Il regolamento – Tante novità alla terza edizione della rassegna gastronomica, infatti partecipano ben 11 concorrenti, alcuni dei quali novizi e smaniosi di cominciare il doppio giro di assaggi, ancora ignari di ciò che andranno incontro. Visto il record di iscritti e l’apertura storica anche alle donne in qualità di giudici (con i computer!!!) e preparatrici, la gara è stata organizzata nella saletta ricreativa del circolo solierese, giusto per dare quel tocco di qualità e visibilità ad un concorso che ormai non conosce più limiti. Non potevano mancare i padri del concorso, ovvero la band formata dai fratelli Panini, il Dr Pietro Bellelli da Salvaterra, Mr Baschirotto (per la cronaca la gara del salame più lungo non vale la pena farla). L’arbitro gentiluomo Sig. Daniele Fiscaletti nonché vincitore della passata edizione entra e lascia intendere che anche quest’anno la sfida sarà a senso unico come sempre, porgendo con umiltà e sportività un foglietto con scritto: “Fisca non cambia la musica..”. Infine ecco lo straniero, Dr Luca Bortoli da Rovereto, che con estrema silenziosità e signorilità appoggia con delicatezza sul tavolo la sua opera divina.

In tutto si contano ben 11 salami…, assegnati con un preciso numero a sorte ed ecco iniziare le prime che il buon Fiscaletti continua le sue avvisaglie di sfida mostrando il suo salame, quello n. 10, precisando: “Gli ultimi saranno i primi…”.

Partecipanti divisi in due gropponi da 6 e da cinque, pronti per la fatidica assaggiata doppia che mai come quest’anno si preannuncia lunga e indigesta. Poi arriva il turno del taglio delle fette, ben tagliate a regola d’arte e pelate con fare disinvolto dai nostri partecipanti che qualche minuto prima si sono sicuramente lavati le mani con tanta acqua e sapone.

Pronti gli 11 piatti con all’interno 2 fette per ciascun concorrente (in tutto 22 fette a piatto) inizia la grande sfida con il momento del voto ad alzata di mano ed in silenzio, con i partecipanti che qualche secondo prima si sono bendati a conferma della serietà e della fedeltà di un regolamento che ogni anno che viene assume la lunghezza di una costituzione che neanche quella italiana è così precisa.

In una superficie nonostante tutto abbastanza contenuta, ospitante all’incirca una quindicina di personaggi che giorno più giorno meno chissà da quanto tempo non si lavavano, sommato l’odorino di 11 varietà di fettine di salame ben tagliate, bhè, immaginate voi che aria tirava dentro…Si parte!!!

La gara – Partono i primi assaggi di salame, le mani iniziano a ungersi, le facce dei bendati lasciamole giudicare alle foto in archivio, mandibole che iniziano a suonare a ritmi cadenzati ed intervallati da sgranocchiate di crostini e sorseggiate di litri di acqua da due soldi.

Poi le mani si sollevano, ecco il secondo giro, quello dei voti, alti e bassi, iniziano i primi distacchi, già 2-3 salami prendono il sopravvento, altri rimangono in scia, ed ecco la pecora nera, un salame che a palato di tutti è così tanto disgustoso e puzzolente che raccoglie l’unanimità di tutti. Di chi sarà…?

I partecipanti ormai non ne possono più, chiedono una pausa, ma il regolamento non prevede eccezioni, tutte le fette vanno mangiate tutte, senza alcuna discriminazione…e così è stato. Al termine della prima passata ecco i concorrenti che si tolgono le bende, dai loro occhi traspare una sofferenza lasciata ormai alle spalle,

la luce sembra una boccata d’ossigeno, i loro palati possono ricominciare a vivere ma nei loro stomaci si prevede una lunga e problematica digestione.

Così è stato anche per il secondo groppone, file di mani che si alzano e si abbassano come fossero una schiera di imbecilli, pezzi di salame mandati giù con caparbietà ed impegno, il regolamento non fa sconti. Più o meno i salami ricevono votazioni abbastanza coerenti, i salami votati con successo nel primo turno ottengono lo stesso favore anche nella seconda tornata ed iniziano a creare i primi veri distacchi, così per i peggiori, con il solito salame disgustoso che riceve bestemmie ed imprecazioni anche dagli ultimi votanti. Ma di chi sarà ???

L’esito – Arriva finalmente il momento più atteso, quello lungo un anno, quello tanto aspettato e che ha impegnato tutti i concorrenti alla ricerca della verga più competitiva. Il computer ha già calcolato tutto e sa chi sarà il vincitore in questa terza edizione del Porco d’Oro, il silenzio regna in aula, nemmeno negli spogliatoi di Mia Nonna c’era tanta tensione prima di una gara decisiva.

C’è chi fa gli scongiuri di rito, toccandosi, pensando al Modena, alla figa, o semplicemente chi guarda con occhi dolci quel tanto ambito Porco d’Oro e rispondendogli: “Eh caro mio, anche quest’anno rimarrai a casetta mia…”.

La lunga escalation dal basso proclama ultimo e quindi salame di legno quello di Bellelli, che per una volta che fa le cose fatte per bene, si lascia “infinocchiare” dalla trattoria Secchia pensando di aver preparato il colpo in canna. Magari non è stato preciso fino in fondo, così invece di farsi dare un salame di quest’anno, la Secchia avrà pensato bene di sbolognare uno che fino a qualche giorno prima era accanto ad una boccia di vino e di aceto giusto giusto per continuare l’invecchiamento. Ora tutti sappiamo l’origine dei nostri malanni, ovvero di chi era quel salame pessimo e in giudicabile che ha frenato la digestione di molti o ha stoppato il cesso dei più nei giorni a venire, sottoscritto compreso.

La classifica continua, dal 10° al 6° si contano gente tra i quali Andrea Panini, Riccardo Benatti che mai, nonostante si candidano ogni anno per vincere, hanno ricevuto i favori della platea, insomma se non siete buoni a portare dei salami buoni statevene a casa…salami!

Un giudizio a parte merita il buon Baschi, che dopo il primo anno, salito alla ribalta con il suo salame, ottimo per l’amor di Dio ma graziato da una giuria ancora antica e non aperta ai nuovi gusti moderni tra i quali quello al Finocchio, negli ultimi tempi sta un po’ deludendo le aspettative e i palati dei più fini. Un imbocca al lupo per il prossimo anno, vecchio lupo di campagna!

Attenzione, ne rimangono tre: Fiscaletti, Bortoli e…, ne vincerà solo uno…Fiscaletti gongola già la testa, gli altri due non parlano e per loro è già un successo essere sul podio tra 11 sfidanti. Terzo è Enrico Selmi, ed attenzione ancora, rimangono Fiscaletti e Bortoli, la sfida infinita, come Roma-Inter, come Manchester-Chelsea. Il resto dell’aula inizia a mugugnare verso uno dei due finalisti, il tifo è alle stelle, il computer conferma che…vince la Terza edizione del Porco d’Oro 2008 Luca Bortoli!!!!!!!!!

Urli di gioia, il vincitore è incredulo, la gente corre a toccare il nuovo Porco d’Oro, lo innalza alla città di Soliera! Per Fiscaletti un altro secondo posto dopo il primo anno, ma dove va??? Vuole suicidarsi!! Vuole buttarsi dal balcone ma non lo trova, torna indietro e con incredibile sportività cede il trofeo al nuovo vincitore! Il Porco d’Oro rimarrà a Rovereto per 1 anno!!!!

Le interviste –

Fiscaletti: “Arrivato fin lì speravo di vincere ma quest’anno devo ammettere per una volta che sono stato battuto da un salame migliore del mio, dopotutto quando non ci sono finocchi di mezzo la sfida sembra essere davvero a senso unico.

Bortoli: “Dopo tanti sforzi, notti passate a trovare il giusto mix di bontà, sono riuscito finalmente ad ottenere quello che meritavo, dopotutto come tutti sanno, le passate edizioni sono state per me sempre una dura delusione, prima tra discriminazioni ingiustificate poi per votazioni un po’ troppo veloci. Dedico questa vittoria a tutti quelli che hanno creduto nel mio salame, e che continuano a chiedermi sempre un assaggio perché non riescono più a farne a meno!”.


1 Comments:

Blogger Fiska said...

Tanta filosofia alla Gara del Salame Fatto in Casa, Città di Soliera.

17 maggio, 2008 18:25

 

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